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Il Museo Van Gogh
Un adorabile genio
Dal 1973, l’artista più amato del mondo ha un museo tutto suo. Qui sono esposti circa 230 dipinti, 500 disegni e più di 600 lettere scritte al fratello Theo. Il museo ha tre piani di esposizione. Il primo ospita una serie di dipinti dell’Ottocento da cui Van Gogh trasse spunto; al secondo piano ci sono i dipinti dell’artista, raccolti in una collezione divisa in cinque periodi che illustrano il suo sviluppo psicologico e artistico in ordine cronologico: Olanda, Parigi, Arles, Saint- Rémy e Auvers-sur-Oise. Il terzo piano raccoglie le opere di amici e contemporanei dell’artista, compresi Toulouse-Lautrec, Gauguin, Monet e Pissarro, e una ricca biblioteca.
Primo piano: l’ispirazione
In questa sezione sono esposti dipinti della scuola tradizionale dell’Ottocento, che contrastano con le prime correnti degli Impressionisti e del Puntinismo. I panorami di Goustave Courbet e Anton Chantreuil, il ritratto erotico Phyrne di Boulanger, e perfino alcune nature morte dello stesso Van Gogh, come ad indicare che la anche la sua arte poteva essere inserita nel proprio tempo.
Secondo piano: i cinque periodi
Olanda (1880 – 1885)
Nato nel 1853, Van Gogh inizia a dipingere a 27 anni. Di questo periodo sono le scene quotidiane dell’ambiente in cui viveva: Veduta del mare a Scheveningen (1882), e, nel 1885, Natura morta con bottiglie di terracotta, Donne che avvolgono il filato e il suo primo capolavoro, I Mangiatori di patate, che illustra una famiglia di contadini a cena dopo una giornata di lavoro. L’opera trasmette l’angoscia per la durezza delle loro condizioni di vita, e rappresenta un punto di rottura con la bellezza e la serenità della pittura olandese precedente. Van Gogh ne era molto orgoglioso, ma la schiettezza e il realismo che ne scaturivano non piacquero ai suoi contemporanei.
Parigi (1886 – 1888)
Nel 1886, Van Gogh si trasferisce a Parigi dal fratello Theo, da cui dipendeva economicamente, e inizia per lui un periodo fecondo: conosce molti artisti, tra cui Gauguin. Qui si dedica all’Impressionismo e la sua pittura si arricchisce e diventa densa, spessa, brillante. Di questo periodo sono le vedute della città (Montmartre, in particolare), la Cortigiana e il Ponte dopo la pioggia, Autoritratto con cappello di paglia e Fiori in un vaso.
Arles (1888 – 1889)
Questo è il Van Gogh famoso nel mondo. Nel paesaggio caldo e assolato del sud della Francia, Van Gogh crea molti capolavori che interrompono i toni scuri dei periodi precedenti. Qui scopre la violenza dei colori accesi, primo fra tutti il giallo, che per lui è il simbolo dell’amore, e poi il rosso e il verde, simboli delle passioni umane, di Caffè di notte. Tra gli altri, di questo periodo sono Autoritratto, Campo di grano, Alberi in fiore ad Arles, la Camera da letto e il celebre I Girasoli.
Saint- Rémy (1889 - 1890)
In questo periodo Van Gogh litiga con Gauguin e si mutila un orecchio: da lì inizia una spirale di follia che lo porta al ricovero in una clinica di malattie mentali. La depressione alterna gioia e dolore. Nei giorni felici dipinge paesaggi vividi e sereni come i famosi Iris e i Mandorli in fiore, mentre in quelli più bui, si ispira a soggetti tristi come la Pietà e la Resurrezione di Lazzaro.
Auvers-sur-Oise (1890)
Nel suo ultimo anno di vita, Van Gogh sembra guarito e si trasferisce in questo villaggio nei pressi di Parigi. Ma qui la sua malattia peggiora, e dipinge tormentati quadri astratti come Radici d’albero e panorami foschi, come Campo di grano sotto le nubi temporalesche e Campo di grano con corvi, l’ultima opera prima del suicidio a 37 anni, avvenuto si dice proprio in quel campo.
Terzo piano: gli amici e i contemporanei
Qui trovate opere minori dell’artista, incisioni illustrate dell’Ottocento, xilografie giapponesi e una collezione di dipinti di Monet, Pissarro, Gauguin e Cézanne, Corot e Bernard. Ci sono anche una biblioteca e dei computer collegati al sito web del museo.
Informazioni per la visita
Come arrivare al Museo Van Gogh
Il Museo di Van Gogh si trova in Paulus Potterstraat al numero 7 del Museumplein, la Piazza dei Musei. Tel. +31 020 5705291. Si raggiunge con le linee 2, 3, 5, 12, 16 e 20 del tram e fa parte dell’itinerario del Battello dei Musei. Le code alla biglietteria sono molto lunghe, specialmente d’estate; per visitare il museo con calma, dovete calcolare dalle due alle quattro ore, perciò vi conviene andarci di mattina durante la settimana.
Orari e tariffe
Il museo è aperto tutto l’anno tranne a Capodanno, dalle 10 alle 18 e di venerdì fino alle 22. Gli adulti pagano 10 €, i ragazzi da 13 a 17 anni 2,50 €, e i bambini fino a 12 anni entrano gratis. All’ingresso potete chiedere informazioni per le visite guidate, le presentazioni e i walkman in italiano.
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