Il nome celtico di Dublino è Baile Àtha Cliath, "città del guado di graticci", chiamata così perché era una palude fangosa e bisognava attraversarla su grate di canne. Questo nome, dolcissimo nella pronuncia, fa parte della storia di Dublino e ne determina il carattere, che da sempre si è distinto culturalmente e linguisticamente dall'Inghilterra.
Dublino ha fama di essere una città ricca di testimonianze artistiche e culturali, sospesa tra i pub e il fiume Liffey. Non si tratta di un'immagine turistica: nonostante i cambiamenti degli ultimi anni, la città regala un'atmosfera tranquilla e sognante, che si interrompe, se volete, soltanto nella zona moderna dei locali e dei ristoranti alla moda.
È difficile stabilire un aspetto migliore dell'altro: si può restare seduti per ore a leggere nel grande parco di St.Stephen's Green o unirsi ad un gruppo di musicisti in un pub suonando l'armonica fino a notte fonda, oppure visitare le cattedrali, Il castello, la vecchia prigione e lasciarsi catturare dal passato turbolento e sofferente della città, e poi passeggiare sul lungofiume a guardare i pescatori. In un modo o nell'altro, Dublino è fatta
per ritornarci.
Chi arriva a Dublino per la prima volta, trova la vivacità e i problemi tipici delle metropoli: traffico, sovraffollamento, prezzi alle stelle. Ma scopre anche l'atmosfera conviviale e rilassata che si respira agli angoli delle strade e passeggiando tra la gente. Chi ci è già stato, la trova radicalmente trasformata: da una comunità sonnacchiosa sul fiume Liffey ad un centro colorato e multietnico, ricco di una vitalità che non si spegne neanche di notte.
Oggi Dublino è una capitale giovane e piena di gente: negli ultimi dieci anni, con l'esplosione della New Economy e le sovvenzioni europee, l'Irlanda è diventata il primo produttore europeo di computer. I palazzi storici hanno ceduto il posto a boutique di designer, bar di tendenza e ristoranti alla mano, mentre gli hotel e i bed and breakfast si sono rapidamente adattati all'aumento dei turisti, migliorando le strutture e la ricettività.
Dublino è colta e ricca di storia, e ha coltivato talenti famosi in tutto il mondo: basta pensare agli U2 e Van Morrison per la musica, a James Joyce e W.B. Yeats per letteratura e poesia. La cultura si scopre nei musei, nei teatri, e perfino nelle conversazioni in un pub: parlando con un irlandese, potete sperimentare ciò che loro chiamano "craic". Craic significa divertimento, nel modo tipico irlandese: fare amicizia, cantare e bere birra, facendo battute di spirito. Gli irlandesi amano fare conversazione e hanno il senso del ritmo e della cadenza linguistica, e con gli stranieri sono educatamente curiosi. Se vi piace conoscere un posto nuovo attraverso lo spirito di chi ci abita, con un irlandese in un pub non potete chiedere niente di meglio.
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